27 agosto 2020

Rifiuti, caffè e la verifica delle fonti.

Di Krdan - Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1566238
L'argomento "riciclo" è molto sentito all'interno della nostra famiglia, e facciamo del nostro meglio per smaltire correttamente ogni tipo di rifiuto.

Il recente ingresso di una macchinetta del caffè a capsule, complice l'utilizzo massiccio del telelavoro per le circostanze Covid in corso, ha reso un po' più complicata la gestione di alcuni scarti, ma siamo riusciti a trovare comunque un buon equilibrio.

Capsule compostabili, e simili.

E' la soluzione migliore in assoluto che abbiamo trovato, sono capsule di materiale biodegradabile, realizzate appositamente per poter essere smaltite nell'"umido".

Questa è la soluzione che utilizziamo maggiormente.

Capsule in alluminio

Per questa tipologia di capsule, è possibile semplicemente portarle presso il negozio del produttore, che accetta di buon grado anche capsule "cloni" di altre marche, purché in alluminio, ed ha un suo programma preciso per il riciclo.

Usandone veramente poche, la soluzione che invece abbiamo preferito utilizzare, è il conferimento nella raccolta dell'alluminio, una volta svuotate del caffè (che mettiamo nel biologico).

Capsule in plastica

Queste naturalmente le mettiamo nella plastica, una volta svuotate (se necessario, dato che a volte il composto interno si scioglie completamente, se non si tratta di caffè).

Il sottile foglio di alluminio invece, per quanto possibile, lo mettiamo insieme ai barattoli.

Capsule in plastica ricaricabili

Intese originalmente come elementi riutilizzabili nei quali inserire polvere di caffè (non moka ma per macchina da caffè), i risultati ottenuti sono stati estremamente deludenti, cosa che ci ha portato ad abbandonarne l'utilizzo per questo scopo.

Si è rivelata comunque un'ottima soluzione per fare del te' (inserendo semplicemente le foglioline al suo interno) o utilizzare il contenuto di capsule non compatibili acquistate per errore. Banalmente, una volta utilizzate, si svuotano (se necessario) e si lavano.


Le soluzioni trovate ci avevano soddisfatto, ma la recente lettura di un articolo sul Sole 24 Ore ci ha evidenziato alcune difficoltà.

L'articolo intanto conferma che la Nestlè recupera con successo una grande quantità di alluminio con il suo programma di ritorno delle capsule esauste, cosa che fa indubbiamente piacere.

Vengono però evidenziate alcune difficoltà: viene riferito che se gli impianti di smaltimento non hanno uno strumento di vaglio aggiuntivo dedicato, gli oggetti in alluminio più piccoli di una lattina sarebbero scartati con la "minutaglia indifferenziata irricilabile" e quindi semplicemente bruciati.

Quindi in buona sostanza le capsule in alluminio (e qualunque oggetto troppo piccolo nello stesso materiale), anche se correttamente conferite, non verrebbero riciclate.


L'articolo parla inoltre di "minutaglia" anche riferendosi a plastica e carta, il che vorrebbe dire insomma che oggetti piccoli che normalmente conferiamo nella raccolta differenziata, come i coperchi in alluminio dello yogurt, frammenti di plastica, ed etichette in carta potrebbero essere tranquillamente buttati nell'indifferenziata senza che faccia in realtà... alcuna differenza!


Come nota positiva, verrebbe riferito come gli utenti della zona lombarda presa in considerazione siano molto responsabili, perché svuotano del contenuto le capsule in alluminio, cosa che nell'articolo viene indicata come "non necessaria" in quanto alla temperatura di fusione del metallo la polvere di caffè si "vaporizza".


Queste nuove informazioni naturalmente mettono in discussione parte del nostro operato per il riciclo rifiuti, quindi (anche se la testata è indubbiamente attendibile) mi sono riservato di trovarne verifica, o quanto meno di controllare se nella mia zona le cose stiano effettivamente così.

La verifica, causa vacanze, l'ho effettuata un paio di settimane dopo, ed effettivamente ha riservato sorprese.

Le informazioni le ho naturalmente rilevate da Hera, che nella mia zona gestisce i rifiuti.
Per poter effettuare la ricerca, oltre alle informazioni sui siti di Hera, del mio comune e di quelli adiacenti, è stato necessario installarsi l'App "Il Rifiutologo".


Le informazioni ricevute contrastano con l'articolo: le capsule, per la mia zona, è richiesto esplicitamente di conferirle nell'alluminio, e inoltre viene richiesto che vengano svuotate dal caffè.

Per quanto riguarda la questione minutaglia, per esempio, il coperchio dello yogurt è richiesto esplicitamente di gettarlo nell'alluminio.


Insomma: tutto come prima che leggessi l'articolo del Sole 24 Ore, che riporta informazioni che per la mia zona non risultano essere in realtà corrette.

Questo non significa che l'articolo riporti in generale informazioni sbagliate, infatti fa riferimento esplicitamente alle zone che il giornalista ha verificato.

Ma l'insegnamento che questa esperienza mi ha regalato, è che anche se una informazione arriva da una fonte normalmente intesa come attendibile, se è veramente sorprendente allora va comunque verificata presso altre fonti.

E dopo questa ricerca, riesco a farmi il caffè più a cuor leggero!

Nessun commento:

Posta un commento