8 gennaio 2013

Il funerale di Alberto Lisiero

Un incontro in Ammiragliato (agosto 2007)
Raggiungiamo l'Ammiragliato: è in realtà la casa di Alberto e Gabriella, teatro di tanti incontri piacevoli - grigliate, feste di compleanno, battaglie d'acqua. E' casa di amici, ed è la prima volta che ci andiamo con questa tristezza nel cuore.

Raggiungiamo la casa, e ci troviamo immediatamente immersi nella piccola folla di amici, conoscenti e persone che conoscevamo di vista o di nome. Molti, noi compresi (persino la piccola Lucrezia), in colorate e variopinte divise di Star Trek.

Ed ecco, subito, ad esprimersi, la prima caratteristica della giornata: il bisogno di contatto.
Abbracci a non finire, per sentirsi vicini, per condividere i propri sentimenti.
Abbraccio anche Gabriella, e come al solito in queste circostanze non so cosa dire, così le dico solo che le voglio bene. Mi viene spontaneo, ed è vero.

La seconda caratteristica sono le lacrime, senza che nessuno se ne vergognasse: tutti avvertiamo la perdita di Alberto come semplicemente inaccettabile, ingiusta.
Mi avvicino alla finestra, dalla quale si vede la bara, e contrariamente a Raffaella non riesco ad entrare per guardarlo un ultima volta: è più forte di me - non l'avrei sopportato.
Mi ricorderò per sempre Alberto, così com'era all'ultima convention: allegro e gioviale - e pieno di vitalità.

La terza caratteristica è l'impressionante tempra di Gabriella, che (nel dolore) riesce a gestire e coordinare la piccola folla, organizzando sul momento anche foto di gruppo, quasi fosse una piccola convention.
L'abbraccio ancora una volta prima di salutarla, e ancora una volta le dico che le voglio bene.

In chiesa, altri variopinti amici ad aspettarci, ed anche perfetti sconosciuti, probabilmente soci STIC di una vita fa. Della cerimonia funebre, a causa di una Lucrezia talvolta rumorosa, ho perso pezzi molto importanti (gran parte del discorso di Gabriella, e totalmente quello di Patrizia), ma pazienza.
Al termine della funzione religiosa, facciamo gruppo per le foto volute da Gabriella.
Mi abbraccio con Francesco, come non facevamo da una vita.

La quarta caratteristica, che forse è quella che rende speciale la giornata, è paradossalmente il piacere di incontrarsi, nonostante le  brutte circostanze - il divertimento.
Perché è così che avrebbe voluto Alberto, perché è così che voleva Gabriella, e perché in fondo è così che ci è venuto spontaneo.
Così, ci siamo ritrovati alla fine di tutto in pizzeria (l'abbiamo riempita), e lì ci siamo persino ritrovati a ridere e scherzare, quasi fosse stata una piccola convention.
Bicchieri colmi di birra, si innalzano alla memoria di Alberto: il pensiero rivolto a lui, con il sorriso sulle labbra.

Mi mancherai molto, amico mio: mi mancherà il tuo modo di vedere e affrontare le cose, così diverso dal mio - mi mancherà la tua giovialità e la tua apertura su tutto.

Ti devo molto: creando lo STIC, e mantenendolo negli anni, hai creato i presupposti perché io e Raffaella (così distanti geograficamente) ci conoscessimo e ci mettessimo insieme. Ti dobbiamo quindi la nostra felicità, e la gioia di avere Lucrezia tra di noi. E non solo noi: tutto ciò non è per nulla poco...
Mi mancherai tantissimo, ed è inutile girarci intorno: trovo ingiusto e insopportabile un universo dove so che non ci sei più.
Ma è l'universo che ci ritroviamo, ed ora l'unica cosa che possiamo fare è portare avanti quello che hai iniziato tu, con lo stile che ci hai trasmesso che amiamo tanto.

Alzo un ultima volta il bicchiere pensando a te, il sorriso sulle labbra.
Un abbraccio amico mio - ovunque tu sia.

4 commenti:

  1. Alberto ora riposa, ma un giorno lo rivedremo. Aspetterò quel giorno con trepidazione.

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  2. Grazie di aver voluto condividere, e un abbraccio forte forte.

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  3. Davvero insopportabile questo universo. Grazie Giank - Jun

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  4. Stò rileggendo i diversi post del web su questo evento, grazie a lui io ho conosciuto voi!
    Alessandro, Ufficiale Olografico!

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